domenica 28 dicembre 2008

Ai miei amici

Brace d'amicizia
orologio che sempre va segnando
le ore
bandiera che sventola gioiosa
mossa dal soffio di un bacio sulla mano
carezza delle ali del cuore
che si leva volando dalla cima più alta
dell'albero del giardino carico di frutti
se lo sguardo estende il suo velluto alla finestra
poltrona imbottita del farsetto strappato all'oca che grida
coperta di tutta la pazienza del baco
e tinta dal nastro del color mediterraneo
tavola apparecchiata con tanta grazia
sulla mano del mendico
vestito soltanto di fiori
oboli raccolti nel suo andar per i mondi
trincea di lacci color di rosa
intrecciati in tale maniera
da disegnare le parole che sole
devono cantare i loro nomi.

Ritratto di Sabartés - P. Picasso 12 dicembre 1935 un po' prima dell'ora di colazione -

sabato 29 novembre 2008

la mia passione di cucinare ...

cucinare mi piace, ma piu' che altro la lego indissolubilmente ai miei amici, ai miei amori.
Non so pensare ai miei amici senza pensare di prepare per loro qualcosa di buono
No so pensare al mio amore senza pensare di preparare per noi due un piatto da mangiare a lume di candela ... e mentre mangiamo guardare la sua faccia

Non so cucinare senza pensare di farlo come un dono per qualcuno....
E poi lo faccio e comincio a lavare, tagliare, cucinare, condire... diventa come uno stato di ipnosi, vado e lascio che prendano forma le cose, come una danza senza movimenti bruschi, senza dissonanze ... e quando questa cosa mi riesce so' che i miei amici ne godranno... e sono felice!!!!

... non potrei mai farlo per soldi sentirei come di tradirne lo spirito.
Buffe certe passioni!

venerdì 21 novembre 2008

gli occhi e le mani

Occhi:
quanto parlano gli occhi
di un mondo interno
che non si esprime.
Mani e corpo,
carezze e contatti cercati:
quanto parlano di un affetto,
di una voglia di conoscenza urgente e immediata.

Le parole non potranno mai dire queste cose.
Queste cose sono la vita
queste cose sono i rapporti
queste cose sono il senso unico di tutto il mio andare.

lunedì 10 novembre 2008

LISBONA!

...fado, tram colorati, mare, monasteri, salite e discese e una bellissima ballerina per compagna di avventura.

aaahhh

venerdì 7 novembre 2008

Barack Obama eletto a 47 anni.... uno di noi?!
Speriamo!
Intanto un giornalista ha detto di lui che si è passati dal governo di una ideologia al governo di una intelligenza.
Mi piace, è una speranza.
Ma dovrà, dovremo assistere ala caduta di un impero economico e questo non è poco.
staremo a guardare....

mercoledì 8 ottobre 2008

alla ricerca di senso

questa sera mentre cercavo i miei amici nei varchi procurati alle necessarie e faticose solitudini mi sono imbattuta in questo video
http://video.google.com/videoplay?docid=-2138416794381091301&hl=it
e per me è stato veramente molto interessante: all'improvviso pensieri vecchi di giorni, mesi e anni, raccolti attraverso i rapporti con le persone che mi sono piaciute, hanno preso a muoversi come frantumi metallici verso una calamita invisibile. Ha cominciato a delinearsi, ricostruirsi forse, l' immagine di un senso cercato da tempo anzi da tutta una vita.
Chi siamo noi, uomini e donne di piu' o meno 40 anni?
Una generazione che, agli occhi dei vecchi che governano il mondo si è sottratta alle sue responsabilità.
Un po' depressi, fin dalla giovinezza, abbiamo lasciato dire e fare fino ad oggi ai vecchi e siamo pronti a lasciare ai nuovi giovani rampanti la successione senza nemmeno salire sulla nave del potere.
Eppure dentro e dietro il nostro defilarsi, c'era e c'è la certezza di uno, di molteplici no. La certezza che certi modi di vivere e fare la società sono fallimentari. Ritirati nelle nostre solitudini, abbiamo cercato, ognuno per se' strade diverse dal convenzionale. Siamo ambientalisti, mai estremisti, sul lavoro ci sottraiamo al rampantismo a costo di passare per mediocri, viaggiamo, quasi spasmodicamente alla ricerca di esperienze piu' che di panorami e divertimenti. Appoggiamo e sproniamo le civiltà e le nuove culture nuove, ci piace e compriamo il commercio equo e le banche solidali. Non abbiamo subìto dai nostri genitori il mito della casa e non ci convincono gli status simbol così come le griffe a tutti i costi.
Ma tutto questo rifiuto è apparso sempre privo di un senso unitario e centrale, agli occhi delle altre generazioni noi siamo quelli che non credono piu' a nulla.
Invece no, non è cosi', e la crisi che ci aspetta nei prossimi anni, il crollo del modello economico e sociale americano all'improvviso sta creando uno spazio per noi, affinchè le nostre esperienze frammentarie acquisiscano la forza di una proposta di senso nuovo della vita. Noi ora siamo pronti, noi che avevamo visto fallimentare questo modello da tempo ora non subiremo la depressione impotente perchè eravamo, piu' o meno inconsapevolmente pronti da tempo.
Quello che ora ci tocca fare è rendere unitaria l'esperienza delle nostre esperienze. Ci tocca il coraggio di affarmare un modello di vita che conosciamo da tempo per averlo sperimentato nelle nostre solitudini.
Noi possiamo decretare la fine di questo modello 'lineare della vita delle cose'.
Noi siamo quelli pronti a farlo, noi e non quelli prima di noi. Noi siamo liberi, tocca a noi farlo, a noi che non abbiamo istituzioni addosso. Tocca a noi che abbiamo raramente dei figli, farlo per i figli degli altri. Tocca a noi perchè noi siamo soli e liberi abbastanza.
La differenza tra riuscire e non, la farà solo la ricerca del senso unitario delle nostre frammentate esperienze, con la certezza che dietro ad esse non si nasconde una frammentata idea ma il senso vero dell'essere e dei rapporti umani.

sabato 4 ottobre 2008


la conoscenza è niente, l'immaginazione è tutto. Anatole France.
papà fumava...

oggi sono qui a casa cercando di fare cose ma la testa viaggia continuamente altrove...

Si posa su pensieri del passato lontano lontano fino a raggiungere il mio papà.
Quando ero piccoletta, ero una piccola peste e volevo 'poter sostenere le mie ragioni!!!!'
anche con i grandi, non volevo mai mi dessero ragione o peggio torto (figuriamoci non avevo mai torto) senza che io potessi esprimere il mio dissenso!
Con lui ho litigato poche volte (ovviamente me le ricordo tutte!!!).
Mi ricordo delle sera a cena quando gli scaraventavamo addosso tutti i fondamentali accadimenti di 4 piccole vite in divenire, mentre io continuavo a bonfonchiare le mie ragioni, lui mi diceva di andare da lui, mi prendeva in braccio e non mi lasciava andare.

Non ascoltavo quasi mai quello che mi diceva.
So solo che adoro ancora quell'odore particolare che c'hanno le dita di un fumatore dopo che ha spento la sigaretta.


venerdì 26 settembre 2008

io e gli uomini...
una frana assoluta!

Chissà se riusciro' un giorno a
non correre
non parlare
non rompere
non tagliare
Chissà se un uomo riuscirà un giorno a
sorprendermi
anticiparmi
prevedermi
zittirmi
convincermi

Tutta questione di fiducia!
un bacio uomini e sappiate che ... niente, niente.

martedì 23 settembre 2008

finalmente

la speranza è tornata!
e nei miei sogni di nuovo un'onda grandissima che spazza via le paure...
e' la terza volta che la sogno nella mia vita e....
sono contenta!

venerdì 19 settembre 2008

Oggi sono a casa, il tempo è grigio anche dentro di me. Le lacrime dovevano uscire, ho lasciato che mi strappassero lembi di pelle, e non avevo avuto il tempo di dire il dolore. Ancora mi inseguono, gli uomini dalle identità perdute, vorrebbero strappare ancora, ma non lo faranno, almeno per oggi.
Ora è il tempo per me, per fare uscire le lacrime. Ho bisogno di riparo per lasciarle venire fuori e della carezza di un uomo forte che protegga il mio pianto e per questo ho scelto un disco ed è quello giusto, è Ivano Fossati - DAL VIVO - Volume 3 - Per me voce del sentimento MASCHILE.
Sentite qua' (virualmente ovviamente). Vi voglio bene amici miei, bellezza della mia vita!

Bella,
che ci importa del mondo
verremo perdonati te lo dico io
da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro.

Ti sembra tutto visto tutto già fatto
tutto quell'avvenire già avvenuto
scritto, corretto e interpretato
da altri meglio che da te.

Bella,
non ho mica vent'anni
ne ho molti di meno
e questo vuol dire (capirai)
responsabilità
perciò…

Volami addosso se questo è un valzer
volami addosso qualunque cosa sia
abbraccia la mia giacca sotto il glicine
e fammi correre
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare.

Stancami
e parlami
abbracciami
guarda dietro le mie spalle
poi racconta
e spiegami
tutto questo tempo nuovo
che arriva con te.

Mi vedi pulito pettinato
ho proprio l'aria di un campo rifiorito
e tu sei il genio scaltro della bellezza
che il tempo non sfiora
ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi
sul ciglio del prato di cicale
con l'orchestra che suona fili d'erba
e fisarmoniche
(ti dico).

Bella,
che ci importa del mondo.

Stancami
e parlami
abbracciami
fruga dentro le mie tasche
poi perdonami
sorridi
guarda questo tempo
che arriva con te
guarda quanto tempo
arriva con te

- Il bacio sulla bocca -

lunedì 15 settembre 2008

ciao amico mio, come stai?

Io sono stata via, sono stata all'inferno delle identità perdute...
Mi hanno strappata al mio riparo sicuro,
mi hanno usata perchè io conosco quel sistema
e riesco a far galleggiare la zattera sul liquido infame del processo.
Ho nuotato e ho fatto il mio dovere.
A che prezzo, ancora non lo so.
Sto tornando a casa.
Ancora non sono arrivata ma ho già voglia di incontrarti di nuovo.
Ho voglia di sapere di te.
Tu cosa hai fatto mel frattempo?
Dimmi della bellezza che hai incontrato,
che hai visto,
che c'è.
Fammi innamorare ancora dell'umanità,
fammi innamorare ancora del mondo,
fammi innamorare ancora dell'uomo,
fammi innamorare ancora di te,
fammi innamorare ancora.

Se sono bella allora baciami,
chiudero' gli occhi
e lascerò che sia speranza.

sabato 6 settembre 2008

...se volete

nell'ambito di: Notti Cangianti - Blu, Rosso e Bianco.immergiti nel colore.
Incontro con Erri De Luca
Piazza Re di Roma
piazza Re di Roma
IX municipio
Giovedì 11 Settembre
ore 19.00

Incontro con Erri De Luca "L'ospite incallito"

a cura di: Poliorama Associazione Culturale

Contatti:
tel. 0039 06 6875043 - 06 44237720
e-mail info@notticangianti.net
sito ufficiale www.notticangianti.net



e se ci sarò .... sarò stata brava!!!!!

... la libertà e l'amore

Di soppiatto quasi distratto per caso tra noi
uno sguardo fu infinito.
Poi tutto franò nell'impossibile pensiero.
E giunse negli occhi una freddezza improvvisa
e la voglia di scappare via da una dissonanza incomprensibile e vecchia.
E ci perdemmo.




... Le isole hanno sete. Chi resta ne guadagna in fedeltà, chi parte ne guadagna in tradimento, primo passo di tutte le fortune.

Erri De Luca - L'isola è una conchiglia -

venerdì 29 agosto 2008


guardata a vista

ancora oggi l'immagine è la stessa: mi sento leonessa gravida alla ricerca di riparo chè i giorni sono giunti e non si puo' piu' aspettare... e allora?
E allora succede che il branco si allontana... alla giusta distanza, il branco la tiene, sapendo di un sapere atavico, che quel sacrificio è utile alla sopravvivenza del branco.

E allora succede che alla giusta distanza è guardata a vista, poco compresa.
Ogni tanto qualcuno del branco si avvicina, piu' che a stare, a vedere quando qualcosa è cambiato..... Guardata a vista, ogni tanto qualcuno si avvicina, viene a dare o a prendere, aspendere o solo a guardare ....
e, quasi sempre, prima o poi colgo quella ruga sul viso che forma la domanda, il dubbio, l'incomprensione e l'azione.... ritornare alla giusta distanza!

Perchè?!?!?

Simone mi ha coccolata e mi ha scritto:
"La tua poesia lega insieme quindici vite disossate; ma non tutti hanno tanta fame di abisso"...

A me va bene, amo chi si avvicina per quell'istante concesso.
Amo da quell'angolo, il bello che vedo passare, venire o andare.
Va bene essere sorseggiati, d'altronde un bowmore del '68 non puo' sostituire l'acqua del pasto...

ma se fossi acqua fresca???


giovedì 28 agosto 2008


altrove la mia vita trovo, mi ritrovo ... e li' mi trovate, mi faro' trovare

...

qual è il tempo gusto per fare le cose?
quale il tempo per tornare a scrivere sul mio blog?
quale quello del lavoro e quale quello della propria vita?
quale tempo è il tempo giusto per dedicarsi alla propria identità?
Io non lo so, so solo che se lascio muovere libera dentro di me un'esperienza,poi, come in una musica, naturalmente essa prende il suo ritmo giusto, sento quando è il suo tempo e quando è l'ora di andare, e se ascolto sto bene, e se non lo faccio sto male....

.... vi ho trascurato e ho trascurato me....
Per vivere gli altri .... ma non solo

Per lavorare..... e per scoprire di nuovo che la mia vita è altrove!
Per sapere che rubo al lavoro l'ossigeno di qualche rapporto per lasciare che la pelle non muoia asfittica.... e pero' ... non basta.

Tempo, voglio tempo per me: mi sento come una leonessa gravida che ha bisogno del suo albero protetto nella savana all'ombra e un po' nascosto e del tempo per giacere in attesa del parto...

Sono sotto quell'albero, venitemi a trovare!

venerdì 15 agosto 2008

.
nei silenzi
che precipitano
tra le parole dovute
lo spazio
per l'impossibile nostro ora.

.

giovedì 14 agosto 2008


Speranza

In questi giorni mi ha sorpreso scovare intorno a me la speranza in posti inusuali e mi ha emozionata:
Speranza tremante e fragile nel volto di un uomo dagli occhioni grandi mentre pensa alla sua bambina ... e a se' padre
Speranza a schiena dritta nelle parole di una donna sfidata dal destino, mai smarrita e con il cuore dentro la sua musica
Speranza appassionata nell'emozione di un uomo che mostra le foto dei suoi bambini felici
Speranza spavalda nella valigia di una guerriera partita per l'ennesimo viaggio senza reti e senza confini solo per amore d'umanità
Speranza sorprendente e fragile nei discorsi di un uomo che la chiede alle donne e alla loro creatività , per se' e per l'umanità
Speranza silenziosa di un uomo mentre ha deciso di darsi tempo. Di darsi il tempo giusto per nascere a nuova vita.
Speranza calda nel mio cuore sorridente che coglie tutto questo e resta in una indefinita attesa
Speranza rinata nell'oggi nei versi di Jacopo Fo' :

"...
Stiamo scardinando la melma immobile delle anime congelate.
Stiamo facendo più l'amore.
Stiamo suonando di più i tamburi dell'alba.
Stiamo pensando a scherzi colossali.
...

Il mondo cambia.
Pensa che una volta non esisteva il sesso: solo organismi asessuati unicellulari Si moltiplicavano per partenogenesi, cioe' si spaccavano a meta'.
E non era un'esperienza piacevole.
Noi adesso siamo organismi pluricellulari estremamente sessuati, possiamo far l'amore e cantare.
Ma deve essere chiaro che c'e' bisogno anche di un po' di spinta per far girare la ruota inesorabile della Storia.
Dobbiamo lanciare un'offensiva totale, e' il nostro compito storico, in quanto progressisti.
Noi non si fa altro: lanciamo mobilitazioni generali una dopo l'altra, ogni volta che abbiamo il fiato per farlo. Ci piace cosi'. Si conosce un sacco di gente interessante e a volte hai anche delle soddisfazioni.
E oggi l'offensiva totale all'ordine del giorno e' fare più l'amore. Un piccolo sforzo, possiamo ancora migliorare.
Scrivi una poesia per la persona che ami.
Dì a un amico che gli vuoi bene.
Disegna un fiore sul muro di fronte alla sua casa cosi' ogni volta che esce si ricordera' che la ami.
Fai qualche cosa di straordinario, di temerario.
Baciala sulla bocca come se fosse la prima volta.
E' sufficiente mettere indietro la linea del passato.
E trovarsi a un attimo prima della prima volta che ci siamo baciati. E ricordarsi che per un istante, mentre le bocche si avvicinavano hai annusato il profumo che saliva dal collo.
Dischiudi le labbra, la tua lingua e' in attesa di un sapore che non hai sentito mai.
Un sapore che contiene il suono delle foglie del riso che sbocciano nell'umido dell'acqua.
Senti quella sensazione di onnipotenza che hai nelle spalle per via che tu ora desideri una sola cosa al mondo. Una sola cosa esiste e ha qualche valore, una sola cosa in tutto l'universo riesce ad essere più grande di tutto quello che esiste. E quella cosa tu la stai vivendo tutta, non c'e' niente altro che ti rubi l'attenzione. Vivi interamente il sublime.
E vivere, con tutti i suoi costi, ti appare il più immenso affare che potevi fare.
E benedici la fortuna di essere nato.
Ecco cosa ci serve ora.
...


E come potrei dargli torto io! Che vivo tutto voi miei affetti piu' cari?!

lunedì 4 agosto 2008


E' ora! Il tempo è arrivato. E' ora di tornare...
Sempre e di nuovo tornare da me .... e un po' di calore lo cerco e lo trovo per sciogliere il groppo alla gola in lagrime che portino via il magone... e la carezza arriva, e anche le lagrime, come sempre: dalle parole schiette e calde di un messaggio, dalla poesia di una donna bellissima, da una telefonata fragile ed emozionata fatta per ritrovarsi in qualcosa e soprattutto per ritrovare se' stessi, sempre e comunque la carezza arriva dal calore di rapporti con persone calde.
Ho preso latte, calore e affetto da uno, mille volti noti e indefiniti e ora con il mio segreto posso tornare a me...

Tra le dita

Per strada
-non volendo -
ho raccolto
camminando
una solitudine nuova:
bianca
e a forma di fiore.
La tengo tra i capelli.
Sembra
che non sia mortale.
di Barbara Sbrocca

mercoledì 30 luglio 2008

in punta di piedi....

come un sussurro leggero, ho ricevuto questi versi, li ho accolti come una carezza di vento e ve li regalo.
Sì, è bello quando succede!

"There are moments in life,
when the heart is so full of emotion
that if by chance it be shaken,
or into its depths like a pebble
drops some careless word,
it overflows, and its secret,
spilt on the ground like water,
can never be gathered together."

Henry Wadsworth Longfellow

martedì 29 luglio 2008

Vacanza....

c'ho sempre fatto un po' a cazzotti a dire il vero. Le fesserie grosse, io, se proprio scappavano, le ho fatte in vacanza. E la parola, a dire il vero, non aiuta: vacanza come a dire vuoto, svuoto.... E perchè? Non mi piace. ...
Io voglio essere in pienanza!

domenica 27 luglio 2008


Mare e vento

10 giorni di silenzio e vita. 10 giorni di incontri e di separazioni. L'estate è così, ti movimenta dentro ... prima di spoglia e poi ti fa' uscire allo scoperto... Ti dice vai ed io sono andata.

Sono uscita fuori cosi' senza rete appresso ad una voce che diceva no: ho lasciato scorrere di nuovo le parole e ho sentito quando non ne volevi piu' ...
e allora sono tornata a me, li' nel parco con te, improvviso in un attimo tornare a me, alla bellezza cui non voglio rinunciare....

sola e lo sguardo intorno e sopra gli occhi il vento... ahhh il vento!

imprevedibile va e viene e non ti chiede il permesso
nemmeno il tempo di capire da dove ti prende e tu rimani senza fiato, ti prende e ti porta via
e quello stare li' presa e portata insieme alla musica delle foglie e del mare è un attimo ed è infinito, un unico grande sospiro, il tempo giusto perchè il cuore che va a tremila resista e non scoppi...
E lui lo sa e va' com'è venuto senza preavviso
e tu riprendi il tuo andare
nessuna traccia nessun ricordo tranne quel sorriso stampato nel cuore
e la trepidante attesa della prossima folata!


uomo e vento io donna imparerò ad aspettare.

giovedì 17 luglio 2008

Poche cose hanno la forza di strapparmi ai miei umori per portarmi altrove... la musica si'!

Per la musica mi arrendo a farvela ascoltare direttamente dal blog e accetto il suggerimento della mia bellissima commentatrice: vi indicherò di volta in volta quello che mi piace e voi, con i vostri potenti mezzi, se vorrete ve la procurerete da soli, o al piu' me la chiederete.

E comincio da qualcosa di dolcissimo che oggi ha asciugato qualche lacrima da donnicciola comparsa per stanchezza o per liberazione e poi soffiata via dal vento di quest'estate e da una carezza virtuale.

L'ho conosciuta grazie al mio DJ Entusiasmo, fino ad oggi il mio piu' prolifico spacciatore di emozioni sonore. E' la colonna sonora de ''Le fabuleux destin d'Amélie Poulain'' di Yann Tiersen - sorprendentemente leggera con toni di musica zingara e popolare - una stupenda fisarmonica e perfino un carillon - A me piace anche come sottofondo al lavoro quando il caos dell'open space prende il sopravvento.
La maggior parte dei titoli sono tratti dall'album :"La Phare" ma su Wikipedia trovate tutto, su queste cose è attendibile.
Se volete comporre il puzzle ecco le tracce:


J'y suis jamais allé - 1:34 - dall'album Rue des cascades
Les jours tristes (instrumental) - 3:03 - version instrumentale du titre de l'album L'absente
La valse d'Amélie - 2:15
Comptine d'un autre été: L'après-midi - 2:20
La noyée - 2:03 - dall'album Le Phare

L'autre valse d'Amélie - 1:33
Guilty - 3:13 - par Russ Columbo

À quai - 3:32
Le moulin - 4:27
Pas si simple - 1:52 - dall'album Rue des cascades

La valse d'Amélie (version orchestrale) - 2:00
La valse des vieux os - 2:20
La dispute - 4:15 - dall'album Le Phare

Si tu n'étais pas là - 3:29 - par Fréhel
Soir de fête - 2:55 - dall'album Rue des cascades

La redécouverte - 1:13
Sur le fil - 4:23 - dall'album Le Phare

Le banquet - 1:31 - dall'album La valse des monstres

La valse d'Amélie (version piano) - 2:38
La valse des monstres - 3:39 - dall'album La valse des monstres

mercoledì 16 luglio 2008

Oggi per voi un po' di poesia... io adoro la poesia!!!!

dedicata ai tanti uomini belli:
quelli che ho avuto, quello che non ho avuto, quelli che avro' e quelli che non avro' mai.
Miei anche per un solo momento, per uno sguardo, per una carezza, per esserci stati, per essere andati.
Per voi io mai trappola, mai prigione, mai àncora, mai zavorra.
Per voi io qualche volta porto sicuro, pane caldo, sguardo d'intesa da prendere e dare a piene mani e poi andare nel vento.

...
Ho eseguito un gesto irreparabile,
ho stabilito un legame.
In questo mondo quotidiano,
che somiglia tanto
al libro delle Mille e Una Notte,
non c'è un solo gesto che non corra il rischio
di essere un'operazione di magia,
non c'è un solo fatto che non possa essere il primo
di una serie infinita.

Mi domando che ombre getteranno
questi oziosi versi.

frammento di ''Il Terzo Uomo" di Jorge Luis Borges


E questa è per me e per qualche amico speciale, lasciata in spagnolo perchè è musica...

El sueño

Si el sueño fuera (como dicen) una
Tregua, un puro reposo de la mente,
¿por qué, si te despiertan bruscamente,
Sientes que te han robado una fortuna?
¿Por qué es tan triste madrugar? La hora
Nos despoja de un don inconcebible,
Tan íntimo que sólo es traducible
En un sopor que la vigilia dora
De sueños, que bien pueden ser reflejos
Truncos de los tesoros de la sombra,
De un orbe intemporal que no se nombra
Y que el día deforma en sus espejos.
¿Quién serás esta noche en el oscuro
Sueño, del otro lado de su muro?


di Jorge Luis Borges

martedì 15 luglio 2008

io???....!!!!!!

Oggi subito mi avete bacchettato: cominciamo bene!
Mi avete detto:''su su sciogliti! puoi fare di piu'! sii te stessa lasciati andare! dai! dai!''
Vabbè vabbè, datemi tempo, c'ho ancora sei punti freschi freschi di questo parto, e famoli cade' no?!
Comunque accetto la sfida e lascero' che sia .... ma con calma oggi mi scappa di leggere!
E anche di questo vi dirò.
Intanto il primo fazzoletto da riporre me lo tengo qui , in bella mostra!
C'è una donna stupenda che oggi mi ha scritto:
"Tu sei quella che ci prova.
E ce la fa.
Tu sei quella che combatte.
E ci riesce.
Tu sei quella che non ha mai fatto rumore,
ma il cui movimento ha spostato le rocce più pesanti."

Vabbè mi vuole molto bene lo avete capito!
Pero' io me lo tengo tutto questo abbraccio e ve lo beccate pure voi!

lunedì 14 luglio 2008

dedicato a capomaligno...

Ci sono uomini di parola e uomini di silenzio...
A me piacciono entrambi ma quello che mi mette i brividi
è quando uno dell'un genere approda all'altro e nuota!

immagine interna

una spiaggia di piccoli sassi bianchi
un porto di mare e i suoi pescatori sulla riva lavorano in silenzio
una casa bianca antica e una scala di pietra tagliata
un pianerottolo in alto e sull'uscio di casa
in piedi una donna bruna mediterranea magra
un vento leggero e danza il suo vestito con lui
due occhi profondi e neri mi guardano
mi aspetta ....

Arriverò.
Ho voglia di stare lì anch'io e "il cuore non sta fermo un attimo" ...

domenica 13 luglio 2008


AMORE:
l'amore è sempre due fragilità che si incontrano...

amore è abbandonarsi a chi farà emergere in te quella bellezza che nemmeno intuisci ...


...aderenze

Miticoprof. dice che i medici non sanno perchè ma le africane le fanno molto piu' che le europee:
mi sono sentita africana dentro! In realtà mi sono sempre sentita africana dentro: ora lo so l'anomalia è il colore della mia pelle....

Dott. scrive: "la vita del corpo è pensiero":
e allora sciogliere aderenze è fare una separazione! Come non poteva essere cosi'!!!!!

sabato 12 luglio 2008

NAPOLIDE

Napolide è una parola dello scrittore napoletano Erri De Luca, e rappresenta perfettamente quello che sente un napoletano che lascia la terra che lo ha formato agli affetti....
quelli napoletani però: la rabbia la volontà la resistenza la caparbietà....
Io sono una di queste, una napolide: affrancata da Napoli e affrancata dai suoi affetti.

Apolide di altro affetto, quello comune, l'amore ed il calore sono approdata a Roma, lo so non c'ha il mare!
E qui con la valigia di cartone ho scoperto un mondo...
E piano piano il pugno stretto dalla rabbia dalla diffidenza e dalla paura si è aperto a persone belle, a quella sensazione strana che ti parte come una vampata di calore che rimbalza tra la faccia e il cuore e che è sentire amore.