lunedì 15 settembre 2008

ciao amico mio, come stai?

Io sono stata via, sono stata all'inferno delle identità perdute...
Mi hanno strappata al mio riparo sicuro,
mi hanno usata perchè io conosco quel sistema
e riesco a far galleggiare la zattera sul liquido infame del processo.
Ho nuotato e ho fatto il mio dovere.
A che prezzo, ancora non lo so.
Sto tornando a casa.
Ancora non sono arrivata ma ho già voglia di incontrarti di nuovo.
Ho voglia di sapere di te.
Tu cosa hai fatto mel frattempo?
Dimmi della bellezza che hai incontrato,
che hai visto,
che c'è.
Fammi innamorare ancora dell'umanità,
fammi innamorare ancora del mondo,
fammi innamorare ancora dell'uomo,
fammi innamorare ancora di te,
fammi innamorare ancora.

Se sono bella allora baciami,
chiudero' gli occhi
e lascerò che sia speranza.

2 commenti:

Simone ha detto...

ho letto quest'ultima abbinando l'introduzione della "Passione secondo Matteo" di Bach. mi è mancato un Amarone, un camino ed una philip morris perché gli amplificatori fossero tutti accesi.
Cafee merita sempre il meglio e spero che l'amico di cui sopra:
a) esista
b) sia in ascolto
c) non sia cretino

cafee ha detto...

Esiste ... in tanti di voi.
Non esiste per me... o almeno non lo so.
Il suo volto è indefinito ma la sua immagine no: è la forza di due braccia forti che ti sollevano e ti tengono, è la calma di una schiena dritta nel turbinio del vento, è la dolcezza di occhi che guardano e si riempiono di lacrime.

Questa mattina spero! E l'emozione mi prende.