venerdì 29 agosto 2008


guardata a vista

ancora oggi l'immagine è la stessa: mi sento leonessa gravida alla ricerca di riparo chè i giorni sono giunti e non si puo' piu' aspettare... e allora?
E allora succede che il branco si allontana... alla giusta distanza, il branco la tiene, sapendo di un sapere atavico, che quel sacrificio è utile alla sopravvivenza del branco.

E allora succede che alla giusta distanza è guardata a vista, poco compresa.
Ogni tanto qualcuno del branco si avvicina, piu' che a stare, a vedere quando qualcosa è cambiato..... Guardata a vista, ogni tanto qualcuno si avvicina, viene a dare o a prendere, aspendere o solo a guardare ....
e, quasi sempre, prima o poi colgo quella ruga sul viso che forma la domanda, il dubbio, l'incomprensione e l'azione.... ritornare alla giusta distanza!

Perchè?!?!?

Simone mi ha coccolata e mi ha scritto:
"La tua poesia lega insieme quindici vite disossate; ma non tutti hanno tanta fame di abisso"...

A me va bene, amo chi si avvicina per quell'istante concesso.
Amo da quell'angolo, il bello che vedo passare, venire o andare.
Va bene essere sorseggiati, d'altronde un bowmore del '68 non puo' sostituire l'acqua del pasto...

ma se fossi acqua fresca???


giovedì 28 agosto 2008


altrove la mia vita trovo, mi ritrovo ... e li' mi trovate, mi faro' trovare

...

qual è il tempo gusto per fare le cose?
quale il tempo per tornare a scrivere sul mio blog?
quale quello del lavoro e quale quello della propria vita?
quale tempo è il tempo giusto per dedicarsi alla propria identità?
Io non lo so, so solo che se lascio muovere libera dentro di me un'esperienza,poi, come in una musica, naturalmente essa prende il suo ritmo giusto, sento quando è il suo tempo e quando è l'ora di andare, e se ascolto sto bene, e se non lo faccio sto male....

.... vi ho trascurato e ho trascurato me....
Per vivere gli altri .... ma non solo

Per lavorare..... e per scoprire di nuovo che la mia vita è altrove!
Per sapere che rubo al lavoro l'ossigeno di qualche rapporto per lasciare che la pelle non muoia asfittica.... e pero' ... non basta.

Tempo, voglio tempo per me: mi sento come una leonessa gravida che ha bisogno del suo albero protetto nella savana all'ombra e un po' nascosto e del tempo per giacere in attesa del parto...

Sono sotto quell'albero, venitemi a trovare!

venerdì 15 agosto 2008

.
nei silenzi
che precipitano
tra le parole dovute
lo spazio
per l'impossibile nostro ora.

.

giovedì 14 agosto 2008


Speranza

In questi giorni mi ha sorpreso scovare intorno a me la speranza in posti inusuali e mi ha emozionata:
Speranza tremante e fragile nel volto di un uomo dagli occhioni grandi mentre pensa alla sua bambina ... e a se' padre
Speranza a schiena dritta nelle parole di una donna sfidata dal destino, mai smarrita e con il cuore dentro la sua musica
Speranza appassionata nell'emozione di un uomo che mostra le foto dei suoi bambini felici
Speranza spavalda nella valigia di una guerriera partita per l'ennesimo viaggio senza reti e senza confini solo per amore d'umanità
Speranza sorprendente e fragile nei discorsi di un uomo che la chiede alle donne e alla loro creatività , per se' e per l'umanità
Speranza silenziosa di un uomo mentre ha deciso di darsi tempo. Di darsi il tempo giusto per nascere a nuova vita.
Speranza calda nel mio cuore sorridente che coglie tutto questo e resta in una indefinita attesa
Speranza rinata nell'oggi nei versi di Jacopo Fo' :

"...
Stiamo scardinando la melma immobile delle anime congelate.
Stiamo facendo più l'amore.
Stiamo suonando di più i tamburi dell'alba.
Stiamo pensando a scherzi colossali.
...

Il mondo cambia.
Pensa che una volta non esisteva il sesso: solo organismi asessuati unicellulari Si moltiplicavano per partenogenesi, cioe' si spaccavano a meta'.
E non era un'esperienza piacevole.
Noi adesso siamo organismi pluricellulari estremamente sessuati, possiamo far l'amore e cantare.
Ma deve essere chiaro che c'e' bisogno anche di un po' di spinta per far girare la ruota inesorabile della Storia.
Dobbiamo lanciare un'offensiva totale, e' il nostro compito storico, in quanto progressisti.
Noi non si fa altro: lanciamo mobilitazioni generali una dopo l'altra, ogni volta che abbiamo il fiato per farlo. Ci piace cosi'. Si conosce un sacco di gente interessante e a volte hai anche delle soddisfazioni.
E oggi l'offensiva totale all'ordine del giorno e' fare più l'amore. Un piccolo sforzo, possiamo ancora migliorare.
Scrivi una poesia per la persona che ami.
Dì a un amico che gli vuoi bene.
Disegna un fiore sul muro di fronte alla sua casa cosi' ogni volta che esce si ricordera' che la ami.
Fai qualche cosa di straordinario, di temerario.
Baciala sulla bocca come se fosse la prima volta.
E' sufficiente mettere indietro la linea del passato.
E trovarsi a un attimo prima della prima volta che ci siamo baciati. E ricordarsi che per un istante, mentre le bocche si avvicinavano hai annusato il profumo che saliva dal collo.
Dischiudi le labbra, la tua lingua e' in attesa di un sapore che non hai sentito mai.
Un sapore che contiene il suono delle foglie del riso che sbocciano nell'umido dell'acqua.
Senti quella sensazione di onnipotenza che hai nelle spalle per via che tu ora desideri una sola cosa al mondo. Una sola cosa esiste e ha qualche valore, una sola cosa in tutto l'universo riesce ad essere più grande di tutto quello che esiste. E quella cosa tu la stai vivendo tutta, non c'e' niente altro che ti rubi l'attenzione. Vivi interamente il sublime.
E vivere, con tutti i suoi costi, ti appare il più immenso affare che potevi fare.
E benedici la fortuna di essere nato.
Ecco cosa ci serve ora.
...


E come potrei dargli torto io! Che vivo tutto voi miei affetti piu' cari?!

lunedì 4 agosto 2008


E' ora! Il tempo è arrivato. E' ora di tornare...
Sempre e di nuovo tornare da me .... e un po' di calore lo cerco e lo trovo per sciogliere il groppo alla gola in lagrime che portino via il magone... e la carezza arriva, e anche le lagrime, come sempre: dalle parole schiette e calde di un messaggio, dalla poesia di una donna bellissima, da una telefonata fragile ed emozionata fatta per ritrovarsi in qualcosa e soprattutto per ritrovare se' stessi, sempre e comunque la carezza arriva dal calore di rapporti con persone calde.
Ho preso latte, calore e affetto da uno, mille volti noti e indefiniti e ora con il mio segreto posso tornare a me...

Tra le dita

Per strada
-non volendo -
ho raccolto
camminando
una solitudine nuova:
bianca
e a forma di fiore.
La tengo tra i capelli.
Sembra
che non sia mortale.
di Barbara Sbrocca