giovedì 5 febbraio 2009

comprendendo strade tortuose del mio andare, capisco che voler guardare alla bruttezza altrui ha significato anche fuggire alle mie trasformazioni. E beffa tra le beffe, non voler guardare alla bellezza.
Ancora una volta si ricomincia, ancora una volta da me... con un traguardo di occhi negli occhi e amore.

Non ti potrà salvare ciò che scrissero
coloro che la tua paura implora;
tu non sei gli altri e ora ti vedi centro
del labirinto ordito dei tuoi passi.
...
La tua materia è il tempo, l'incessante
tempo. Sei ogni solitario istante.


NON SEI GLI ALTRI J.L.Borges



Sono un pezzo di acciaio ben limato.
Non è arbitrario il bordo irregolare.
Dormo il mio vago sonno in uno stipo
che non vedo, soggetta al portachiavi.

C'è una serratura che mi aspetta,
solo una. La porta è di forgiato
ferro e robusto vetro. Oltre la soglia
sta la casa, reale e misteriosa.

Alti nella penombra i desolati
specchi riflettono le notti e i giorni
e le fotografie dei morti e il tenue
ieri che le fotografie racchiudono.

Un giorno spingerò la dura porta,
un giorno ne aprirò la serratura.

UNA CHIAVE A EAST LANSING J.L. Borges

1 commento:

Simone ha detto...

E poi sarei io quello che parla per citazioni altrui! :-)
Non preoccuparti delle distrazioni alla bellezza, è normale. un mutuo, una bolletta, una riunione sull'offerta dati... sono implicazioni del vivere. fin quando però avremo te a ripescarci dal Mare (metafora ebraica, ricordi? ;-) e porterci in salvo sulla tuo aliscafo di bellezza, per un po' saremo salvi.